VIA FERRATA DELLA BRIGATA TRIDENTINA, LA SUA FAMA LA PRECEDE

Le aspettative e le attese erano tante su questa ferrata. Conosciuta da tutti la sua fama la precede nel bene e nel male. Nel bene lo spiegherò più avanti, nel male perché le voci che la danno ultra frequentata sono tutte vere...


Siamo in tenda e fuori ancora piove, l'indomani mette acqua dal pomeriggio quindi decidiamo di fare una via ferrata corta che ci occupi solo la mattinata. Optiamo per la Via Ferrata dei Finanzieri, a 30 min di macchina dal campeggio, salita in funivia e 15 min di avvicinamento.
Purtroppo dopo aver controllato, per precauzione, giorni e orari di apertura scopriamo che l'impianto di risalita è chiuso dal 14 settembre...2 giorni prima!
Morale? Assicuratevi sempre che l'impianto sia aperto e sugli orari di apertura...

Decidiamo quindi di ripiegare sulla Tridentina che dista 1 ora di macchina. Causa brutto tempo previsto nel pomeriggio e la distanza per arrivare puntiamo la sveglia abbastanza presto. Il mio consiglio col senno di poi? Al di là del tempo e della distanza dalla ferrata partite presto! Partite prima di tutti perché troverete code chilometriche in via!

PRONTI, PARTENZA...VIA!


Sono le 9 quando lasciata la macchina partiamo alla volta della ferrata. Dopo 10 min di facile avvicinamento arriviamo all'attacco del primo tratto, probabilmente aggiunto in un secondo momento. Dopo circa 30 min di arrampicata su roccia bagnata e scivolosa finisce il primo tratto di cavo e dopo altri 15 min ci ritroviamo sotto la ferrata vera e propria, per fortuna non più bagnata.
La via sale principalmente su roccia appoggiata: spigoli, diedri, placche, ecc...non ci si fa mancare nulla. I tratti più "complicati" sono comunque attrezzati con scalette e pioli. Il mio consiglio è quello di usare la roccia! Vi garantisco che fino a 3/4 della ferrata è possibile arrampicare su roccia senza mai tirarsi al cavo.
Lato negativo di procedere in sola arrampicata? Si crea una fila di "monkey mountain" che tirandosi a due braccia sul cavo procedono al doppio (proprio doppio no..) della mia velocità. Non riesco ad immaginare dove stia il divertimento ma non mi va di parlarne ora. Non appena vedo che facciamo da tappo ci fermiamo e lasciamo scorrere. Non mancano risolini e sguardi di vittoria dalle "turbo monkey" ma me li faccio scivolare addosso.

Arrivati a 3/4 della via a sinistra è possibile uscire dalla ferrata e continuare su facile sentiero ma ve lo sconsiglio perché il meglio sta per arrivare!
Sino ad ora l'arrampicata è stata stupenda: maniglie, appoggi, diedri, movimenti su piccoli strapiombi, su grado principalmente III. Ma da poco prima del bivio per uscire fino al ponticello sospeso (che precede la fine) l'arrampicata diventa entusiasmante...prima un traverso (sempre da fare senza cavo), poi sale in verticale su placca e via su diedrino e strapiombo, in una serie di passaggi sempre più tecnici, aerei e fisici. La stanchezza accumulata, comunque non eccessiva, si fa sentire verso gli ultimi passaggi che non mancano comunque di aiuti artificiali quali scalette e pioli.
Come già detto, superato il ponticello tra la Torre Exner e la parete, la via è praticamente finita, pochi metri sopra inizierà il facile sentiero che in circa 10-15 min vi porterà al Rif. Pisciadù.

Dopo una comoda e "calda" sosta, vista la nebulosa e umida giornata, si riprende il sentiero del ritorno...il numero 666 (lascio a voi le facili battute! XD).
Attenzione ai meno esperti: il primo tratto, almeno un centinaio di metri, scende lungo canaloni e ghiaioni attrezzati con cavo e pioli. E' possibile farlo senza imbrago e set da ferrata? Si, ma se siete un po' stanchi o poco pratici tenetelo per sicurezza. Superato il tratto attrezzato si scende lungo un ghiaione a zig-zag, in meno di un'ora e mezza sarete di nuovo al parcheggio.

La relazione parla di 2h45min di ferrata se non affollata, per un totale di 600m di dislivello di cui 400 la sola ferrata.
La mia esperienza mi dice che abbiamo impiegato poco meno di 2h30min per la sola ferrata (il secondo tratto, quello continuo) per poco meno di 400m di dislivello della ferrata.
Nel totale circa 5h 30':
10' - avvicinamento primo tratto
30' - primo tratto di ferrata
15' - avvicinamento al secondo tratta
2h 30' - ferrata
15' - sentiero al rifugio
30' - the caldo e relax
1h 20' - ritorno su sentiero al parcheggio

CONSIDERAZIONI


Il mio consiglio, se avete un minimo di allentamento, è quello di arrampicare su roccia. Il cavo resta solo per la vostra sicurezza. Lungo la via avrò usato al massimo una decina di pioli e una scaletta (impossibile da evitare). I pioli possono essere usati anche solo per le mani, continuando ad usare i piedi su roccia per godersi quanto più possibile...almeno così ho fatto.
E se la stanchezza si fa sentire? Il cavo è sempre li, non scappa. Nessuna vi dirà che è un disonore (io neppure) aiutarsi o tirarsi col cavo. Dico solo che finché lo si può evitare e godere della vera scalata fatelo.


Per vedere alcune foto CLICCA QUI, per la relazione completa guarda su vieferrate.it

Per scaricare la traccia gpx CLICCA QUI

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